mercoledì 5 ottobre 2011

SUBARU BOXER DIESEL


PARTE 1:
COME NASCE


L'avvio del lavoro di sviluppo del primo BOXER DIESEL per auto al mondo è iniziato nel 1999 da parte di una squadra di soli quattro ingegneri. Da allora le prestazioni dei motori diesel sono migliorate drasticamente con i progressi tecnologici realizzati in fatto di controllo della combustione, ed il motore a gasolio ha dimostrato di essere una soluzione promettente anche in fatto di riduzione delle emissioni di biossido di carbonio. I costruttori automobilistici di tutto il mondo si sono poi lanciati in una competizione sempre più serrata per sviluppare motori a gasolio ad alte prestazioni. Quando Subaru ha iniziato il proprio progetto di sviluppo per il BOXER DIESEL, ci siamo presto resi conto di trovarci in un settore inesplorato e senza precedenti per i diesel e di affrontare una sfida tecnologica senza termini di riferimento.
  
Rispetto ad un motore benzina, le misure di alesaggio e corsa di un motore diesel sono differenti. La differenza fra i due discende dai diversi meccanismi di combustione: nel diesel la camera di combustione è di norma più compatta per facilitare l'accensione per compressione, iniettando direttamente il carburante nella camera.
Per aumentare la cilindrata, nel motore a benzina si aumenta il diametro del pistone. Invece nel motore diesel, l'ampliamento dell'alesaggio porta ad una camera più grande, il che non favorisce l'efficienza della combustione. Per risolvere questo problema, in un convenzionale motore a gasolio a cilindri in linea per aumentare la cilindrata viene ridotto l'alesaggio ed aumentata la corsa, mentre nella struttura del BOXER DIESEL, che presenta cilindri orizzontali contrapposti, una corsa più lunga implicherebbe un maggiore ingombro in larghezza del motore, rendendo impossibile alloggiarlo nel vano motore. 
  
Di conseguenza, all'avvio del nostro progetto, quando Subaru ha discusso lo sviluppo del BOXER DIESEL con i produttori automobilistici alleati e con un istituto di ricerca specializzato in motori a gasolio, questi avevano concluso che l'architettura boxer non era strutturalmente adatta per i diesel. Subaru ha quindi preso in considerazione anche la possibilità di sviluppare un nuovo diesel a cilindri in linea o di acquistare un motore a gasolio da un altro costruttore. Alla luce di questa situazione, gli ingegneri Subaru hanno meditato sulla nostra filosofia fondamentale nello sviluppo dell'identità di marchio Subaru. Ciò che distingue Subaru da tutti gli altri è il motore BOXER unito alla tecnologia di trazione integrale AWD, il che assicura eccezionali prestazioni su strada unite a sicurezza e rispetto dell'ambiente. I tecnici si convinsero che questa esclusiva identità di marchio dovesse far parte del nuovo motore diesel. 
  
Satoshi Maeda, general manager del Reparto Progettazione Motori che ha guidato il team di sviluppo, ricorda questa convinzione. “Non avrebbe avuto senso realizzare semplicemente un nuovo motore diesel 2 litri senza tenere in considerazione l'identità del marchio Subaru. I motori diesel erano già ritenuti più economici e resistenti di quelli a benzina, e l'esigenza di sviluppare motori diesel era notevole. Ma credevamo che un diesel innovativo con la nostra identità di marchio avrebbe generato una richiesta elevata - e che il SUBARU BOXER DIESEL si sarebbe distinto di per sé dai motori realizzati da Mercedes o da uno Audi. Eravamo certi che il nostro punto di forza fosse nella configurazione boxer.”
Seguendo questa linea, sono stati ulteriormente discussi i vantaggi del boxer. In genere i diesel forniscono una maggiore coppia, ma sono più rumorosi e con maggiori vibrazioni rispetto ai benzina, dato che la pressione di combustione che si crea all'interno di un motore diesel è doppia per potenza di quella di un motore a benzina. Così pressoché tutti i motori a gasolio in linea sono dotati di contralberi d'equilibratura per limitare rumorosità e vibrazioni. Inoltre i motori a gasolio sono in genere più larghi e più pesanti di quelli a benzina, dato che devono sopportare maggiori pressioni di combustione. Installare su un'auto un motore più pesante influisce sulla distribuzione dei pesi del veicolo in movimento e può comprometterne l'agilità. Però il motore BOXER elimina le forze d'inerzia che danno origine a vibrazioni e rumori grazie al fatto che i suoi pistoni sono contrapposti sul piano orizzontale. La concezione compatta e semplice del BOXER non richiede contralberi. La configurazione del motore BOXER è anche strutturalmente rigida. A differenza dei diesel a cilindri in linea, il BOXER DIESEL presenta ridotte vibrazioni, un baricentro basso ed una elevata rigidità. I vantaggi del BOXER DIESEL divennero evidenti ai tecnici, il che li incoraggiò ulteriormente a proseguire nell'impegno. 
  
Il primo prototipo del BOXER DIESEL venne completato nel 2004. Nel novembre di quell'anno un esemplare sperimentale venne montato al banco e messo in funzione. I tecnici ne riscontrarono la stabilità del minimo, le minime vibrazioni e la potenza di spinta. Si convinsero del successo del loro BOXER DIESEL.

FONTE: www.boxerdiesel.com

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