lunedì 31 ottobre 2011
mercoledì 26 ottobre 2011
lunedì 24 ottobre 2011
domenica 23 ottobre 2011
sabato 22 ottobre 2011
SUBARU IMPREZA BOXER DIESEL SPORT
SUBARU IMPREZA BOXER DIESEL SPORT: PROVE SU STRADA
Un modo favoloso per ricominciare
tutto da capo
Oggi, o vai diesel, o vai a casa,
anche per la Subaru. Quindi dopo la Legacy, la Outback e la Forester, era ora
che la Impreza ci offrisse una versione diesel. Con un motore Boxer!
Quando si dice il peso della storia.
Questa Impreza di terza generazione è sportiva quanto i suoi “genitori”
leggendari. Disponibile oggi esclusivamente come due volumi a cinque porte,
continua ad offrire pregi abbastanza classici: una presa d'aria piuttosto
grande, ruote grandi, versioni sportive per il volante e i sedili... E
ovviamente c'è ancora la trazione su tutte le ruote e il motore a 4 cilindri
opposti orizzontalmente. Non male come sportività!
FONTE: it.subaru.eurosport.com
lunedì 17 ottobre 2011
DPF
DPF

sono infatti costituiti da un involucro tubolare in acciaio inox con all’interno o una rete particolare o una serie di tubicini o lamelle; il risultato è sempre lo stesso:fermare i pm10, sempre con post iniezioni; stesso fine insomma. Sempre un percorso di X km da percorrere a velocità più sostenuta rispetto al Fap, finchè si spegne la spia della rigenerazione sul quadro pilotata dai sensori di pressione in ingresso e uscita del Dpf. Apparentemente più semplice rispetto al Fap, ma con più problemi stante la temperatura maggiore di rigenerazione dovuta alla mancanza di cerina.
E adesso passiamo alle note dolenti, che, secondo me, sono il grosso.
Iniziamo col dire che se usate l’auto prevalentemente in città è meglio che NON compriate un diesel col Fap/Dpf, perché se è vero che potrete circolare in inverno, quando gli altri sono fermi, è anche vero che andate incontro a dei problemi e a delle spese che TUTTI i venditori di qualunque casa automobilistica si guardano bene dal dirvi al momento dell’acquisto.
Innanzitutto quando scatta la procedura di rigenerazione del filtro DOVETE portare l’auto a 60/90 km/h per tutto il tempo che dura l’operazione (sono proprio curioso di vedere dove potete raggiungere una simile velocità dentro Milano o Roma o Napoli per tutto il tempo che vi occorre), pena la ripetizione del procedimento che, se non riesce oltre un certo numero di volte, non molte tre o quattro, richiede la procedura in officina con, e qui cominciano le spese, la sostituzione dell’olio, anche se l’avete appena fatta, perché la rigenerazione comporta inevitabilmente, dato i quantitativi di gasolio in gioco, una diluizione dell’olio motore con conseguente aumento del livello e diminuzione delle capacità lubrificantiSe avete un’auto che prescrive olio suo super-speciale dal costo stratosferico (vi lascio la gioia di scoprire Marche e costi del medesimo) avere cambi ravvicinati da 120 e passa € alla volta solo di olio, è peggio di un mutuo, anche perché la rigenerazione in officina NON è gratis.
Durante la rigenerazione da dietro la vostra auto un delizioso codazzo puzzolenteindicherà il più delle volte che c’è una rigenerazione in corso, e se vi fermate sembrerà che l’auto vada in fiamme, visto personalmente, mentre il proprietario, ormai rassegnato, cercherà di dire, con nonchalance, che è tutto regolare. Tra le altre cose i residui di combustione che rimangono nel filtro, sia esso Fap che Dpf, alla lunga finiscono per intasare il filtro, che deve essere sostituito Per carità cristiana stendo un pietoso velo sui problemi dovuti alle sonde di pressione e alla elettronica. Mi direte che non capitano a tutte le auto. Vero.
Ma se non avete la possibilità di rigenerare regolarmente non illudetevi, l’officina vi aspetta.
Tuttavia, in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma: il PM10 diventa PM2.5 o peggio PM1. Il che significa che il particolato tutt’altro che igienico del tipo Pm10 invece di fermarsi abbastanza in alto nei polmoni, ed essere buttato fuori con un colpo di tosse, diventando PM1 potrà tranquillamente arrivare fino in fondo ai vostri polmoni, e lì rimanere.
Però l’ambiente è salvo! A chiacchiere, perché i 100 gr. di Pm 1-2, derivanti dalla rigenerazione di 100 gr di Pm10, sono molto più dannosi, tuttavia hanno un pregio enorme, non vengono rilevati dalle centraline antinquinamento.
Ma i burocrati di Bruxelles sono contenti, quelli che hanno dato addosso al diesel senza sapere nulla di meccanica pure, chi si lamenta siete solo voi, che pagate. Dimenticavo, si lamentano anche i polmoni di tutti, ma questa è un’altra storia.
FAP
FAP
Cosa è il filtro FAP?
Non si tratta di un semplice filtro bensì di un sistema applicato sui motori diesel che, rispetto ai motori benzina, presentano il ben noto problema delle polveri sottili (PM10). Nel sistema FAP le emissioni sono filtrate, raccolte e infine bruciate a 450° ogni 300/500km, liberando il catalizzatore, nel momento in cui l'automobile supera una determinata velocità di crociera per un certo numero di km, senza altro intervento da parte del guidatore che l’aumento della velocità .Il filtro è inserito sullo scarico dei motori e trattiene, per poi bruciare in seguito, le particelle solide (PM10) presenti nei gas di scarico. Per intenderci, si tratta del nero fumo che si vede uscire dai tubi di scarico delle auto a gasolio durante la fase di accelerazione.
Per funzionare il Fap ha bisogno che il gasolio sia additivato prima della combustione, cioè che ad esso sia aggiunta una sostanza chimica chiamata cerina(ossido di cerio; il cerio è un elemento metallico, di colore argenteo, usato anche nella produzione di alcune leghe di alluminio e nella produzione di acciai), o Eolys o come piace alle varie case che montano diesel Peugeot che permette la "cattura" da parte del FAP del particolato; inoltre la cerina è in grado di abbassare la temperatura a cui il particolato stesso può essere distrutto. Detta Cerina è contenuta in un serbatoio a parte, di circa 5 litri sufficienti per 80.000/120.000 Km. Al momento dell’apertura dello sportellino serbatoio-gasolio si attiva una procedura che misura il combustibile immesso nel serbatoio e calcola la quantità di Cerina da aggiungere al gasolio nel serbatoio.
Durante il funzionamento la cerina si accumula insieme al particolato e al momento in cui l’apposito sistema di misurazione rileva che la differenza di pressione tra ingresso e uscita filtro ha raggiunto il minimo consentito si attiva la procedura di combustione del particolato.
La Ecu inizia ad iniettare gasolio nel cilindro e dopo la valvola di scarico (vedi figura) con delle post iniezioni,
mentre viene chiesto al guidatore di portare il motore ad una certa velocità per la durata della rigenerazione, cioè finchè si spegne l’apposita spia sul quadro,la temperatura all’interno del filtro sale fino ai 450° e la fuliggine di particolato brucia, la cerina incombustibile di accumula in apposito filtro sostituibile, spegnimento spia, fine rigenerazione.
Subaru impreza boxer diesel sport
Subaru Impreza Diesel
VERSIONE SPORT
Dopo la versione benzina e quella bi-fuel (benzina/GPL),
anche la compatta giapponese è finalmente disponibile con il tecnologico Boxer
Diesel, il due litri a gasolio da 150 CV (dichiarati, ma…).
100% SUBARU
Compatta, moderna e dal dna mutuato
dalle competizioni, l’Impreza incarna
da sempre la sportività di Subaru e anche con questo Boxer Diesel - l’unico motore a gasolio al mondo
ad avere i cilindri contrapposti - la tradizione del Costruttore nipponico non
viene tradita. Non fosse altro perchè dal punto di vista tecnico stiamo
parlando di un gioiellino che non ha rivali nella categoria e che offre un mix
di soluzioni tecniche che elevano realmente il piacere di guida. Il motore boxer, innanzitutto, grazie alla sua struttura,
al suo posizionamento ribassato e alla peculiarità di essere un “quadro” (corsa
= alesaggio, 86x86), assicura un’erogazione davvero piena ed omogenea ed i suoi 150 CV si avvertono con
vigore fino ad alti regimi, quasi ai livelli di un benzina, offrendo
prestazioni di rilievo in maniera molto silenziosa e priva di vibrazioni. I
suoi 350 Nm sono ben distribuiti e, tra i 1.500 fino ai 3.500 giri, la coppia
disponibile rimane sempre al di sopra dei 300 Nm: peccato solo che sotto i
1.500 giri sia avertibile una lieve esitazione nella risposta all'acceleratore.
A differenza delle altre Subaru oggi disponibili
con il Boxer Diesel, per Impreza è stato sviluppato un nuovo cambio manuale a 6
rapporti. A trasferire a terra la coppia e la cavalleria disponibile ci pensa
la trazione integrale permanente. L’Impreza Diesel raggiunge così una velocità massima di 205 km/h (dichiarati, ma…) e accelera da 0 a
100 km/h in 8,6 secondi (dichiarati, ma…), se la vettura è equipaggiata con cerchi da 16 pollici. Con i cerchi da 17 pollici il tempo di accelerazione si
eleva a 9 secondi. Il consumo nel ciclo combinato si attesta sui 5,8 l/100 km (5,9 l/100 km con
le ruote maggiorate).
Già sull’Impreza Diesel Intermedia troviamo il volante e il cambio in pelle, il cruise control,
il controllo della stabilità (VDC), airbag (frontali, laterali e a tendina),
sistema audio AM/FM con cd singolo e lettore di lettura formati mp3/wma e
cerchi da 16 pollici con gomme 205/55 R16.
La Sport aggiunge appendici aerodinamiche specifiche, fari allo xeno (HID),
fendinebbia, keyless go, sistema audio con caricatore a 6 CD, sedili di guida
sportivi riscaldabili e cerchi da 17 pollici con gomme 205/50 R17. I prezzi
partono da 24.490 euro per la Intermedia e
arrivano fino a 26.990 euro per la Impreza 2.0D Sport,
con filtro antiparticolato DPF di serie.
SUBARU IMPREZA DIESEL
Con l'arrivo dell'esclusivo boxer turbodiesel anche sull'Impreza, la Subaru ha completato il processo di "normalizzazione" dei suoi modelli, storicamente anticonvenzionali. Il blasonato costruttore giapponese non ha mai dato troppa importanza allo stile e le Impreza, in particolare, sono sempre state considerate auto bruttine, persino sgraziate, pur promettendo emozioni forti e prestazioni esagerate. E ciò bastava per renderle attraenti.
FONTE: QUATTRORUOTE
domenica 16 ottobre 2011
SUBARU IMPREZA DIESEL
Ora,
con l’aggiunta della motorizzazione Boxer Diesel unita al cambio manuale a 6
rapporti di nuova concezione, Subaru Impreza Diesel si arricchisce di ulteriori
doti di agilità e guidabilità sportiva senza per questo sottovalutare le
caratteristiche di impatto ambientale.
La
vettura è caratterizzata da compattezza e peso ridotto grazie all’elevata
rigidità del telaio a controllo dinamico ed all’uso del motore Boxer con blocco
dei cilindri in lega di alluminio. Come per Forester, Legacy ed Outback, anche
Subaru Impreza è caratterizzata dalla completa assenza di vibrazioni resa
possibile dalla conformazione del motore Boxer Diesel capace anche di regimi di
rotazione molto elevati a tutto vantaggio di eccellenti risposte in termini di
accelerazione.
Una vera sportiva nel massimo rispetto dei consumi e delle emissioni.
Forse Impreza diesel concentra al meglio tutte queste caratteristiche, dimostrando di essere l’ideale compagna di lunghi viaggi, con la sua elevata autonomia – tra le maggiori della categoria – e con il comfort che sa dare, sia acustico che dinamico. Contemporaneamente però, la poderosa coppia del motore boxer diesel e l’allungo che produce, la rendono anche estremamente dinamica.
Una vera sportiva nel massimo rispetto dei consumi e delle emissioni.
Forse Impreza diesel concentra al meglio tutte queste caratteristiche, dimostrando di essere l’ideale compagna di lunghi viaggi, con la sua elevata autonomia – tra le maggiori della categoria – e con il comfort che sa dare, sia acustico che dinamico. Contemporaneamente però, la poderosa coppia del motore boxer diesel e l’allungo che produce, la rendono anche estremamente dinamica.
Capace
di prestazioni in linea con le migliori due ruote motrici del segmento, rimanendo
l’unica che, con la trazione integrale permanente Symmetrical AWD Subaru, è
anche capace di affrontare le insidie dei terreni più difficili, offrendo dei
limiti di sicurezza attiva impensabili per questo segmento di mercato. Sempre
perfettamente incollata al terreno, agile e scattante, consente di poter
gustare una guida molto brillante. Proprio queste sue doti molteplici hanno
suggerito di offrire al mercato due versioni “normale” e “Sport”, sviluppate in
funzione di questa logica distintiva. Una più attenta ai contenuti, ai consumi
e meno estrosa. Per chi necessita di viaggi lunghi in tutta sicurezza, con
prestazioni brillanti e qualità di marcia sopra la norma. Soprattutto se
costretto a viaggiare anche in condizioni meteo difficili.
La seconda versione, invece
è molto più appariscente, ricca di soluzioni estetiche, esterne ed interne, che
collocano questa Impreza diesel in un ambito decisamente più sportivo e
giovane. La totale riprogettazione della Impreza presentata un anno fa, è stata
apprezzata da utenti di varie esperienze ed età, oltre agli abituali
appassionati di Subaru. Con questa versione, al compatto corpo vettura della
Impreza 5 porte è stato aggiunto il Subaru boxer diesel ed uno specifico cambio
manuale a 6 marce di nuova concezione. Inoltre, per conservare il senso di
agilità della Impreza, è stata realizzata una taratura specifica delle
sospensioni per i modelli diesel sulla base del concetto Subaru di chassis a
controllo dinamico, oltre a tutta una serie di interventi finalizzati al divertimento
nella guida, alla comodità di marcia ed al rispetto dell’ambiente. L’idea di
base era quella di realizzare una Impreza sovralimentata a gasolio che fosse in
grado di dare una esperienza fatta di prestazioni e piacere di guida, che però
fosse diversa da quella delle precedenti Impreza turbo a benzina. L’adozione di
questo motore diesel a cilindri contrapposti, unico nel settore, consente di
usufruire dei vantaggi dei motori a gasolio e di quelli dei motori a cilindri
orizzontali contrapposti – come la grande coppia e l’eccellenza nei consumi –
inoltre presenta anche l’indubbio vantaggio di eliminare i tipici problemi dei
diesel, come rumorosità e vibrazioni. Il nuovo cambio manuale a 6 marce è stato
progettato per offrire la massima facilità d’impiego, una sensazione di
precisione e di progressione, oltre ad un elevato comfort dai regimi più bassi
a quelli più elevati. La Symmetrical AWD, con il suo baricentro basso e
l’eccellente ripartizione dei pesi, e la concezione a controllo dinamico del telaio,
assicurano sportività e qualità di marcia. Ne risulta una maneggevolezza
raffinata e all’insegna dell’agilità, per una stabilità ed un comportamento
superiori, in tutta naturalezza. Il motore a gasolio ad alto rendimento, oltre
alle minori perdite per attrito sia al suo interno che nel cambio, al
miglioramento delle prestazioni aerodinamiche e all’impiego di un servosterzo
elettrico, hanno consentito di raggiungere prestazioni ecologiche al vertice
della sua categoria.
Rispetto
al modello precedente, con l’allungamento del passo e l’allargamento della
carrozzeria – e la riduzione degli sbalzi – si è ottenuto un abitacolo più
ampio e confortevole senza dover aumentare più del necessario gli ingombri
della carrozzeria. Inoltre si è raggiunto un ampio spazio per la testa grazie
all’ottimizzazione dell’inclinazione dei finestrini in modo da creare un
interno confortevole in cui gli occupanti non si sentono mai scomodi. Il
posizionamento sotto al piano del bagagliaio delle sospensioni a doppio braccio
oscillante trasversale e la minima intrusione all’interno dei passaruota
permettono uno spazio di carico ampio e regolare. L’accessibilità è stata
migliorata tramite la maggiore apertura delle porte, ottenuta grazie alle nuove
intelaiature ed agli affinamenti nella forma laterale delle sedute dei sedili.
L’ampio spazio di carico è accompagnato da una buona praticità di sfruttamento
ed accessibilità.
Oltre
al baricentro più basso assicurato dalla struttura del motore a cilindri
orizzontali contrapposti, il posizionamento del turbo nella parte inferiore del
motore contribuisce a mantenere basso il baricentro, di un motore
tendenzialmente più pesante come il diesel. La carrozzeria ha forme molto
espressive che intrecciano luci ed ombre in modo che a seconda dell’esposizione,
la vettura cambia profondamente d’aspetto. Le linee che corrono dal frontale al
posteriore creano un senso di fluidità continua mentre il compatto posteriore
ispira leggerezza ed il taglio deciso delle fiancate offre una inconfondibile
immagine di sportività e piacere di guida. I paraurti anteriori e posteriori,
integrati nella forma della carrozzeria, creano un aspetto possente che
enfatizza il baricentro basso e trasmette un senso di stabilità. Per accentuare
la sensazione di qualità è stata riservata grande attenzione anche ai dettagli,
come la linea delle ruote perfettamente intonata alla parte inferiore delle
fiancate e la forma dei gruppi ottici: quelli anteriori esaltano la forma
esclusiva del frontale, quelli posteriori abbinano LED e superfici trasparenti.
All’interno,
a partire dall’alto nella consolle centrale, si trovano: display delle
informazioni, il sistema audio (eventualmente anche la navigazione come
optional), in modo da limitare al massimo gli spostamenti dalla strada dello
sguardo del conducente e quindi creare una ambientazione di guida confortevole.
Inoltre la posizione centrale delle bocchette della climatizzazione, le separa
nettamente dai comandi della climatizzazione sistemati nella parte bassa della
consolle. Ciò non solo rende più elegante l’aspetto della plancia ma garantisce
anche funzionalità, consentendo al pilota di fare le regolazioni necessarie con
facilità. Il quadro, che presenta tre strumenti a sfondo blu, è illuminato sia
di giorno che di notte per una migliore visibilità. Inoltre, per maggiore
eleganza, ogni strumento ha una cornice cromata. I sedili sono stati studiati
con una forma che agevola l’accessibilità e migliora la comodità di seduta per
ridurre l’affaticamento e offrire sostegno durante la marcia. Per le sedute dei
sedili anteriori è stato adottato un materiale uretanico che limita il rimbalzo
in modo da migliorare l’assorbimento delle vibrazioni quando si viaggia. Per
gli schienali si è ricorso a molle frontali in modo da offrire un saldo
sostegno a fianchi e schiena, garantendo una postura corretta. Due sono gli
allestimenti previsti: 2.0D: Versione base che abbina il confort e la grande
maneggevolezza della Impreza con eccellenti doti ecologiche.
Questa
versione ha di serie le seguenti dotazioni: Corona del volante e pomello del
cambio con rivestimento in vera pelle, regolatore della velocità di crociera,
sistema di controllo della dinamica del veicolo (VDC), airbag laterali e a
tendina, sistema audio AM/FM + 1 CD (2DIN) – 4 Speakers lettura formati mp3/wma,
climatizzatore a regolazione automatico con filtro anti polline e ruote in lega
da 16 pollici.
2.0D
Sport: Versione più ricca e sportiva dotata di appendici aerodinamiche Oltre a
quelle della 2.0D, presenta di serie le seguenti dotazioni: fari allo xeno
(HID), lavafari a scomparsa, fendinebbia anteriori, sistema audio con
caricatore a 6 CD, sedili di guida sportivi riscaldabili, paraurti anteriore e
posteriore aerodinamici, bandelle sottosoglia alle fiancate, ruote in lega da
17”, sistema di accesso senza chiave ed avviamento a pulsante, terminale
scarico cromato, volante multifunzine con comandi radio integrati e aero
parckage (spoiler anteriore/posteriore/laterali).
FONTE: megamondo.com
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